Spesso mi capita di sentire clienti e anche amici lamentarsi dei limiti imposti dagli hosting provider quando si tratta di risorse hardware relative ai web hosting, e altrettanto spesso mi sento dire: “quasi quasi valuterei un server dedicato”, non c’è errore più comune che si possa fare.
Negli ultimi anni, soprattutto per venire in contro a queste esigenze, sono presenti sul mercato i cosiddetti server VPS o anche chiamati Hosting VPS, queste soluzioni sono un ibrido fra un hosting condiviso e un server dedicato.
Il loro vantaggio oltre all’aspetto economico è anche quello di avere una maggiore flessibilità e personalizzazione da parte di chi deve amministrarne le caratteristiche, in tutto e per tutto si può paragonare a un server dedicato, l’unica differenza sostanziale è relativa all’hardware, questo perché parliamo sempre di una istanza virtualizzata su una macchina dedicata o su un sistema di cluster.
In pratica su un server (o sistema cluster) abbiamo tante istanze per quanti sono i VPS attivi (o attivabili) e le stesse possono presentare caratteristiche software completamente diverse, per OS, per moduli, daemon ecc… il tutto controllato da un sistema supervisore che ne gestisce la ripartizione delle risorse hardware.
Quando vediamo le offerte sui vari siti relativi ai VPS dobbiamo fare attenzione e soffermarci sulle caratteristiche hardware principali, che sono la RAM e le priorità di processore, o anche spesso chiamati CORE di processo. Naturalmente anche lo spazio fisico e l’eventuale traffico (se illimitato o a consumo) dove risiederanno i nostri file è importante ma sempre più spesso è un parametro che incide poco sul prezzo finale del VPS.
Dobbiamo realizzare un’analisi accurata delle nostre necessità e capire quale sia la scelta adatta, e considerando sempre che questi sistemi sono solitamente di facile upgrade, quindi spesso la scelta migliore è partire con un sistema anche sottodimensionato ma con l’occhio rivolto a futuri upgrade appena se ne dovesse presentare l’occasione.
In genere un sistema a uno o due Core, con 512 MByte o 1 GByte si RAM sono più che sufficienti per siti che provengono da un hosting condiviso e inizialmente possono andare a garantire buoni margini di crescita nel breve/medio periodo.
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Il VPS è una buona alternativa al server dedicato economico, di cui occorrerebbe sempre leggere con attenzione la scheda tecnica, perché se costa poco un motivo ci sarà. Un server virtuale presenta condizioni di sicurezza e affidabilità simili ad una frazione del prezzo. Lo consiglierei a chiunque gestisca un progetto di medie dimensioni. Per altro è scalabile, cioè si possono facilmente aumentare le risorse quando serve, quindi è anche un servizio dotato di elasticità. Credo sia la soluzione più solida e al contempo economica per chi mette online un e-commerce e vuole avere la tranquillità di affrontare l’avventura del web senza sorprese.